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CONTEMPORANEE
Regia Nave Fiume
Varato nei cantieri navali di Trieste il 27/04/1930, l'incrociatore pesante FIUME entrò in servizio il 23/11/1931.
Lo sviluppo di tale incrociatore, facente parte della classe "ZARA" assieme al Gorizia e Pola, fu un miglioramento dei precedenti incrociatori classe Trento, criticati e giudicati poco protetti e vulnerabili. Il FIUME, assieme alle tre gemelle, che gemelle non lo erano del tutto a causa di varie e notevoli differenze delle loro sovrastrutture, erano considerati, all'epoca, fra le migliori navi che la cantieristica navale italiana avesse costruito negli anni antecedenti la II G.M.
Rispetto alla classe "Trento" venne aumentata la corazzatura (50% in più circa) mentre venne mantenuto inalterato l'armamento principale costituito da 8 cannoni da 203 mm e l'installazione a prora della catapulta per la dotazione aeronautica. risultò però inferiore di tre nodi la velocità rispetto ai "Trento".
Con l'entrata in guerra dell'Italia il FIUME partecipò alla battaglia di punta Stilo.
Tragico epilogo doveva avvenire per il FIUME con la notte di Matapan, dove, nel corso di una operazione navale nel Mediterraneo Orientale con lo scopo di intercettare e distruggere il traffico mercantile Britannico, assieme ad altre unità (di cui faceva parte anche la corazzata Vittorio Veneto) già sulla via di ritorno, venne impartito l'ordine di invertire la rotta allo stesso FIUME allo Zara ed a 4 cacciatorpediniere (Alfieri, Carducci, Gioberti, Oriani) per andare a soccorrere il Pola colpito ed immobilizzato da un siluro lanciato da un aereosilurante Britannico. Avvenne che la squadra navale britannica, che inseguiva il grosso della flotta italiana, sopraggiunse mentre i due incrociatori e i 4 caccia erano in rotta verso il Pola la notte del 29/03/1941. In vantaggio per la presenza del radar a bordo delle unità Britanniche il tiro delle corazzate Valiant, Warspite e Barham risultò preciso e micidiale colpendo ripetutamente gli incrociatori e due caccia, il FIUME colpito in parti vitali affondò rapidamente causando la perdita di numerosi membri dell'equipaggio.
Dopo questo scontro la Regia Marina iniziò gli studi per la realizzazione di due portaerei e l'installazione a bordo delle proprie unità del radar, utilizzando equipaggiamenti forniti dall'alleato tedesco.
IL MODELLO
Altezza: 150 mm
Lunghezza: 460 mm
larghezza: 60 mm
Scala: 1:400