MODELLISMO NAVALE


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Amerigo Vespucci

NAVIGATORI

Amerigo Vespucci


( Firenze, 9 marzo 1454 - Siviglia, 22 febbraio 1512 )


Figlio di un notaio fiorentino ser Nostagio e d'Elisabetta Mini, nobildonna di Montevarchi, Amerigo ricevette una cultura umanistica che gli permise già a venticinque anni di lavorare nella corte di Francia alle dipendenze dei Medici. Inviato a Siviglia nel 1491 per curare un'agenzia di navigazione dei Medici ebbe l'opportunità di conoscere Colombo e di entrare a corte come consulente su questioni riservate e poi assunto come piloto mayor. E' da rilevare che l'ufficio di piloto mayor rivestiva un ruolo cruciale per le spedizioni. I suoi compiti erano di esaminare i piloti e i capitani che aspiravano a navigazioni d'oltremare nonché di comporre la carta ufficiale delle nuove terre e delle rotte ad esse dirette.
Sulle navigazioni d'Amerigo Vespucci restano ancora oggi controversie non del tutto risolte a causa della veracità di alcuni documenti. Secondo lo studioso A Magnaghi (1924) i soli documenti autentici sarebbero le lettere private che Vespucci indirizzò a Lorenzo e Pierfrancesco de' Medici. Sicuro è il viaggio effettuato fra il maggio del 1499 e il giugno del 1500 nel quale Amerigo partecipò ad una spedizione guidata da Alonso de Hojeda con il famoso pilota e cartografo Juan de la Costa. Arrivati in corrispondenza dell'odierna Guyana Vespucci si separò e con due navi si diresse a Sud. Scoprì le foci del Rio delle Amazzoni e navigando lungo le coste del brasile arrivò al Capo Sant'Agostino per poi tornare indietro e ricongiungendosi con Hojeda a Trinidad. Rientrato in Spagna chiese una nuova spedizione perché convinto che quanto da lui esplorato fosse la parte meridionale dell'Asia varcata la quale sarebbe pervenuto nell'Oceano Indiano ma il governo spagnolo non acconsentì. Passò allora al servizio del Portogallo e riuscì ad ottenere il loro appoggio. Partito da Lisbona il 13 maggio del 1501 raggiunse le coste del Brasile e scoprì la baia detta Rio de Janeiro. Proseguendo verso sud arrivò fino al Rio de La Plata e poi fino ad un punto imprecisato delle coste della Patagonia. Il suo rientro avvenne il 22 luglio del 1502.
Con queste nuove scoperte si radicò sempre più la convinzione che le lunghissime coste esplorate non fossero parte dell'Asia ma un continente nuovo. Il geografo Martin Waldseemuller propose il nome di "america" in onore dallo scopritore Amerigo.



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