Menu principale:
NAVIGATORI
Cristoforo Colombo
(Genova 1451 - Valladolid 1506)
Nato in una famiglia di tessitori di lana genovesi Cristoforo Colombo fu il primogenito di quattro figli. In gioventù lavorò alle dipendenze di ditte commerciali viaggiando a Chio, a Lisbona e Madera. Nel 1479 si stabilì a Lisbona e da allora non fece più ritorno in patria. In questo periodo, curando i commerci per conto della famiglia Centurione ebbe l'opportunità di viaggiare nei mari del nord e nelle isole britanniche. Si sposò con Filipa Moniz figlia di Bartolomeo Perestrello d'origine italiana e governatore dell'isola di Porto Santo. La coppia visse per alcuni anni a Porto Santo e successivamente a Madera dove Colombo si dedicò al commercio in proprio ma senza successo. Trasferitosi a Lisbona incontrò il fratello Bartolomeo dove lavorava come cartografo e fu in questi anni che Colombo concepì il progetto di raggiungere le indie seguendo una rotta attraverso l'atlantico. Il suo progetto era basato sulle carte geografiche del suocero, dai racconti dei marinai, dai reperti trovati al largo delle coste atlantiche ma principalmente da tre premesse errate. Nella prima, Colombo riteneva che le dimensioni del globo terrestre fossero minori di quanto non siano in realtà. Nella seconda, che l'estensione del continente Europa-Asia fosse maggiore e conseguentemente l'estensione dell'oceano fosse solo di 3.550 miglia contro le 11.766 effettive. Nella terza premessa che sul percorso si sarebbero incontrate isole come Cipangu (Giappone). Questi errori di calcolo furono la fortuna di Colombo perché sulla via per le indie incontrò le Americhe senza le quali sarebbe certamente perito in mezzo all'oceano Pacifico.
Colombo non fu il solo ad avere l'idea di navigare verso ovest per trovare le indie, già nel 1474 il fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli presentò il progetto alla corte portoghese ma senza successo.
Così nel 1484 Colombo presentò il suo progetto al re Giovanni III del Portogallo il quale dopo aver consultato i suoi esperti rifiutò la proposta. L'anno dopo lasciò il Portogallo e si trasferì con tutta la famiglia in Spagna. Qui alle sue idee s'interessò la stessa regina Isabella ma la guerra contro i musulmani per l'unificazione della Spagna fu più importante e la corte non appoggiò il progetto di Colombo. Decise di rivolgersi ai sovrani d'Inghilterra e di Francia tramite il fratello Bartolomeo ma inutilmente. Fu solo quando il dominio arabo in Spagna fu liquidato ( 2 gennaio 1492, caduta di Granata, ultima roccaforte araba in Spagna ) che Colombo ebbe l'appoggio della regina Isabella e della sua corte nonché dell'intervento in suo favore di finanziatori italiani.
Con la convenzione di Santa Fé Colombo ottenne tre piccole navi, la Nina, la Pinta e la Santa Maria ( le prime due furono delle caravelle e la terza fu una Caracca o "nao") e un equipaggio di circa 90 uomini. Inoltre in caso di riuscita della sua spedizione ottenne la nomina d'Ammiraglio del mare Oceano e di viceré e governatore delle terre di cui avesse preso possesso per la Spagna con il 10% sugli affari commerciali futuri. La partenza avvenne il 3 agosto 1492 da Palos de la Frontera e già il 6 agosto dovettero far rotta per le Canarie a causa di un guasto al timone della Pinta. Cambiarono anche la velatura alla Nina da latine a quadre per meglio adeguarla alla navigazione oceanica.
Ripresero il viaggio circa un mese dopo spinte dagli alisei e con le prue rivolte sempre ad ovest. Il 12 ottobre avvistarono finalmente la costa e sbarcarono su un'isola delle Bahama chiamata Guanahani che Colombo battezzò San Salvador. Nei giorni successivi furono toccate altre isole fra cui Cuba, ritenuta un lembo di terra ferma e Haiti identificata come il Giappone e proprio su questa ultima, durante una tempesta, l'ammiraglia Santa Maria affondò. Scampato alla morte Colombo dovette lasciare alcuni uomini a Haiti dove fece costruire un forte chiamato Villa de la Navidad con la promessa che sarebbe ritornato a riprenderli. Con le due caravelle fece rotta per Nord-Est fino ad incontrare il 35° parallelo per poi navigare verso Est. Colombo non conosceva i mari del Nord Atlantico e incontrò diverse tempeste. Sopravvissuto al viaggio di ritorno il 15 marzo del 1493 arrivò a Palos dove le accoglienze furono trionfali. Nel settembre del 1493 fu allestita una spedizione di 17 navi e 1200 uomini d'equipaggio e raggiunta Haiti trovarono la colonia distrutta e i suoi uomini sterminati dagli indigeni. Furono esplorate altre isole fra cui la Giamaica e l'interno di Cuba e Haiti ma senza trovare oro e spezie. Lasciato il fratello Bartolomeo a capo delle colonie Colombo ritornò in Spagna nel 1496 per preparare una terza spedizione. In questa ( maggio 1498 - settembre 1500 ) Colombo tentò una rotta più meridionale perché fu sempre convinto che quanto da lui scoperto fosse l'Asia. Dapprima incontrò L'isola di Trinidad per poi scoprire le foci del fiume Orinoco primo approdo sicuro sul continente. Tornato ad Haiti trovò la colonia in piena rivolta e Colombo non si dimostrò capace di risolvere la situazione tanto che all'arrivo del commissario straordinario Colombo e suo fratello furono arrestati e rimandati in Spagna. Rimesso in libertà dall'intervento della regina Colombo ottenne alcuni navi per una quarta spedizione ( 1502 - 1504 ) ma gli fu tolta la carica di viceré e governatore e proibito di recarsi nelle colonie. In questo suo ultimo viaggio Colombo arrivò fino in centro america sempre alla ricerca di un passaggio verso l'Asia meridionale incontrando l'attuale Panama. Ma anche questa volta colombo fallì e dovette ritornare indietro. Si affermò sempre più l'ipotesi che le terre oltre l'atlantico costituissero un Mondo Nuovo idea che Colombo non accettò mai fino alla sua morte.