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Khaye-ed-din il Barbarossa

PIRATI > NAZIONALITA' VARIE

Khaye-ed-din il Barbarossa

Khayr al-Din Barbarossa, detto in ambiente cristiano italico Ariadeno Barbarossa, conosciuto anche come Haradin. Nacque a Mitilene/Métellin (Grecia), verso il 1466.

Nato da padre greco rinnegato e da madre andalusa, vedova d'un prete greco. Fu battezzato con il nome di Khizr. Ebbe due fratelli: Elias e Arouj. Esercitò fin dalla gioventù la pirateria nell'arcipelago greco, finché le galee dei Cavalieri di Rodi posero fine alla sua attività al largo dell'isola di Iraklion (Candia), in un combattimento in cui cadde ucciso il fratello Elias ed il fratello Aruj venne fatto prigioniero (1518).

Barbarossa militò quindi nella squadra del Camali insieme al fratello Aruj. Quando questi si ammutinò sulla galea in cui era imbarcato uccidendone uno dei proprietari, a Barbarossa venne dato il comando del brigantino che viaggiava al seguito. Questo episodio gli consentì di accumulare una grossa fortuna in denaro.

Si narra di scorrerie da lui compiute ad Antalya e sulle coste serbe, con la conquista dell'isola di Gerba, trasformata poi in base per le sue spedizioni. Si trasferì poi a Tunisi accordandosi con il suo sovrano hafside Abu AbdAllah Muhammad.

A Barbarossa è attribuita la devastazione di molte coste del Mar Mediterraneo, in particolare quelle comprese nella zona di Diano Marina in Liguria, ma anche di Reggio Calabria (1512), in Andalusia (tornata cristiana), a Lipari e a Tindari.

Nel 1513 s'impossessò di Algeri, divenendone il signore. Nello stesso anno venne attaccato dalla flotta della Repubblica di Genova nel porto di Tunisi: sconfitto, fu costretto a rinchiudersi entro le mura della città, perdendo il forte di La Goletta, e diverse galeotte.

Dopo di allora, la sua azione si concentrò sulle coste del Nord africa, fra Algeria e Tunisia.
Nel 1526, attaccò nuovamente Reggio Calabria subendo però lo scacco da parte dei reggini. Si rivolse allora a Messina e, passando il Faro di Messina, attaccò la fortezza sul porto. In cerca di altri bottini risalì la penisola italica: davanti a Piombino venne affrontato e costretto alla fuga da Andrea Doria alla guida di una armata composta dalla flotta pontificia e da alcune galee dei Cavalieri di Malta.

Barbarossa divenne dopo il 1533 l'indiscusso ammiraglio della flotta ottomana. A Istanbul fu accolto come un eroe, ricevendo diversi doni fra cui, nel 1535, un magnifico palazzo.

Nel 1538 affrontò nuovamente Andrea Doria nella battaglia di Prevesa, battendolo e catturando alcune galee genovesi.
Morì probabilmente a causa di una grave forma di dissenteria e fu sepolto vicino al Bosforo.

morì a Istanbul nel 1546


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