Titti 67A
Questo modellino è stato realizzato per rendere omaggio a mia moglie. Ma anche alla Dea Pazienza per essere sempre al suo fianco.
Come base si è utilizzato lo schema del Blunenose risultandogli molto fedele.
Il Blunenose fu progettato da William Roué e costruito nei cantieri Smith & Rhuland, il Bluenose, Schooner di 285 tonnellate, fu varato a Lunenburg, Nuova Scozia, il 26 marzo 1921 e destinato a barca da competizione e pesca in risposta alla sconfitta subita dal Delawana, altro schooner da pesca, a causa del rivale Esperanto, di Gloucester, nel 1920.
Il suo nome pare derivi da quello con il quale gli statunitensi designavano in passato i residenti sulle coste della Nuova Scozia il cui naso era reso paonazzo a causa degli inverni molto rigidi, tipici di quelle zone.
Secondo altre fonti tale denominazione deriva dalle tracce di colore bluastro lasciate ai lati del naso provocate dallo sfregamento dei guanti di lana usati dai pescatori della Nuova Scozia, prodotti in zona e colorati artigianalmente.
Dopo una stagione di pesca sui Grandi Banchi, Blunenose sconfisse Elsie (al largo di Gloucester, MS), riportando il trofeo in Nuova Scozia.
Nel corso dei successivi 17 anni, nessun sfidante, americano o canadese, riuscì a strappargli il Trofeo Internazionale dei Pescatori.
È da notare che esso non fu solo una pura imbarcazione da competizione ma anche un mezzo per la pesca in generale che venne sfruttato intensamente durante tutto il suo periodo di esistenza.
Esso fu adibito alla pesca degli 'scallops', un tipo di ostrica, ed altre specie commestibili. In almeno in una occasione fu premiato per la maggior quantità di pescato nella stagione e in altre simili competizioni.
Gli schooner da pesca divennero obsoleti dopo la seconda guerra mondiale e malgrado gli sforzi per mantenerlo in Nuova Scozia l'imbattuto Bluenose fu venduto per attività di nolo nelle Indie Occidentali.
Naufragò su di una scogliera corallina di Haiti il 28 gennaio 1946.